La Città-stato di Singapore vanta il sistema economico più avanzato dell’ASEAN e costituisce un ‘hub’ strategico, commerciale, finanziario e logistico di assoluta rilevanza, grazie alla sua posizione strategica, capitale umano altamente qualificato, ambiente politico stabile, forte infrastruttura finanziaria, e un efficace quadro legale, normativo e fiscale. Singapore si colloca ai vertici di tutte le principali classifiche internazionali quanto a livelli di innovazione e competitività.
A ciò si aggiunge una posizione geograficamente strategica: porta d’ingresso per lo stretto di Malacca dove transita circa il 40% del commercio marittimo mondiale. 400 rotte marittime passano da Singapore, congiungendo oltre 600 porti in 120 Paesi, rendendolo hub leader mondiale per il trasbordo di container, con quasi 40 milioni di TEU movimentati, e il porto più trafficato al mondo in termini di tonnellaggio marittimo, con una media annua di 140.000 scali di navi. L’80% delle operazioni di mobilizzazione di container (carico, scarico e trasporto) avviene senza l’intervento di operatori umani. L’economia marittima costituisce il 7% del PIL della Città-Stato e, data la crescita economica della regione, Singapore ha avviato i lavori per la costruzione del nuovo porto di Tuas che, entro il 2040, sostituirà gradualmente quello attuale e sarà in grado di movimentare 65 mln di container/anno (85% in più rispetto agli attuali).
Principale punto di approdo per l’accesso al Sud-Est Asiatico- mercato dinamico di oltre 600 milioni di consumatori, quinta economia del mondo dopo EU, USA, Cina e Giappone- Singapore ha una forte capacità di attrarre investimenti esteri. Nel 2024 la Città Stato ha registrato un aumento degli IDE netti in entrata che hanno raggiunto i 178,7 mld $. Con un PIL di $ 530 mld, oltre $ 1000 mld di commercio estero e un avanzo commerciale di $ 158 mld, Singapore deve la sua crescita economica (3,8% nel 2024), principalmente alla domanda estera.
Singapore è la prima destinazione delle nostre esportazioni nel Sud-Est asiatico. Nel 2024 l’interscambio ha quasi raggiunto i 4,5 mld €, in crescita del 26,8% rispetto al 2023. Singapore è la prima destinazione delle nostre esportazioni nel Sud-Est asiatico, che nel 2024 hanno superato i 3,2 mld € (+14,3% rispetto al 2023). Anche le importazioni sono sensibilmente aumentate (1,2 mld €, +79% rispetto al 2023). Il saldo commerciale è costantemente positivo per l’Italia (2 mld € nel 2024). Le voci principali delle nostre esportazioni consistono in prodotti di elettronica e apparecchi elettromedicali, macchinari industriali, prodotti chimici, apparecchi elettrici, abbigliamento e articoli in pelle, prodotti petroliferi raffinati, alimentari e bevande. Le importazioni sono costituite soprattutto da prodotti di elettronica, prodotti farmaceutici, prodotti della metallurgia, prodotti chimici e macchinari industriali.
Le aziende italiane, soprattutto quelle ad alto contenuto tecnologico, possono quindi trovare qui partner interessati a sviluppare il prodotto oppure ri-esportare nel resto della regione, nonché un supporto concreto da parte delle agenzie governative dedite al sostegno degli investimenti in tale campo. Con il “Green Plan 2030” Singapore mira a diventare un hub per gli investimenti sostenibili, aprendo opportunità interessanti per le imprese italiane, dalla filiera alimentare fino all’agritech e all’automotive.
Da febbraio 2024, l’Ambasciata italiana a Singapore organizza periodicamente eventi di promozione economica, in collaborazione con Bloomberg, denominati “Made in Italy, Shaping the World – A series of conversations with Italian business leaders from the vibrant hub of Singapore”. L’iniziativa mira a promuovere le imprese italiane, in particolare le PMI, a Singapore e nei mercati in espansione del Sud-Est asiatico. Vi partecipano alcuni degli imprenditori italiani più dinamici che operano o sono interessati all’area ASEAN, che presentano le attività delle proprie aziende ad una qualificata platea di investitori, operatori economici, analisti ed esperti del settore finanziario. Le prime tre edizioni hanno visto la presenza, rispettivamente, di Manfredi Catella, Amministratore Delegato di COIMA, Carlo Luzzatto, AD di RINA, e Andrea Bonomi, AD di Investindustrial.
La presenza di numerosi acceleratori e incubatori, sostenuti dal governo, rende Singapore una delle destinazioni più attrattive per le start-up ad alto contenuto tecnologico. Nel 2024 si è tenuta la quinta edizione del Global Start-up Program a Singapore, con un focus particolare sul settore fintech, altamente dinamico e ricco di opportunità. Sei start-up italiane selezionate hanno potuto seguire un percorso intensivo che ha incluso masterclass, mentorship personalizzata da parte degli esperti dell’acceleratore Tenity Singapore, sessioni individuali di pitching con investitori e incontri con i principali attori dell’ecosistema innovativo locale.
A coronamento del programma, si è tenuto il Demo Day presso il Villaggio Italia, allestito in occasione della sosta a Singapore della Nave Scuola della Marina Militare “Amerigo Vespucci”. L’evento, organizzato in collaborazione con ICE e Tenity, è stato aperto dal Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy, On. Valentino Valentini.
Tra i settori più avanzati e di maggiore interesse italiano si segnala il comparto delle tecnologie per i servizi finanziari, Fintech. A marzo 2023 AssoFintech, Associazione Italiana per il Fintech e l’Insurtech, e la Singapore Fintech Association hanno firmato in Ambasciata un memorandum per sostenere lo sviluppo delle imprese Fintech e Insurtech italiane e singaporeane mediante l’internazionalizzazione delle loro attività di ricerca e sviluppo e delle loro fonti di finanziamento. A novembre 2024 l’Italia ha partecipato al Fintech Festival di Singapore, appuntamento annuale piu’ importante del settore (oltre 66.000 visitatori all’ultima edizione), con collettiva di dieci aziende italiane ospitate nel padiglione italiano organizzato da ICE.